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Le News della Edizioni Malèas

La nuova collana “Gli Antichi e il Mare”

La nuova collana “Gli Antichi e il mare”

Intervista alla Prof.ssa Anna Tonellotto

La Malèas Edizioni dà vita ad una nuova collana nella quale si vogliono fare confluire racconti di mare ma non solo. Poniamo una serie di domande alla prof.ssa Anna Tonellotto circa le motivazioni che l’hanno spinta a volere far nascere questo filone editoriale.

Dal titolo della collana si presume un collegamento tra il mare e gli antichi, un titolo a dire il vero che potrebbe sembrare piuttosto impegnativo ed inizierei con il porre delle semplici domande.

Che cosa rappresenta il mare per Lei?

Il mare è un elemento a me molto caro, lo associo all’esperienza del viaggio e alla sensazione di libertà e di scoperta che si vive ogniqualvolta si salpa e si inizia una nuova avventura, ricca di sorprese e di emozioni.

Professionalmente Lei ha condotto studi classici ed ha conseguito il diploma di laurea in lettere classiche, dedicandosi in particolare allo studio della commedia greca e alle testimonianze artistiche ad essa collegate. Siamo in presenza quindi di un’esperta del mondo greco classico.

Sulla base della sua esperienza ci può brevemente descrivere chi sono gli antichi per Lei ?

Per me gli antichi, specialmente i Greci, sono stati e continuano ad essere un paradigma di vita, un modello di saggezza ancora attuale. Con la loro visione della vita, fatalistica e al contempo estremamente attiva – sembra un paradosso vero? – hanno dato una risposta sensata a tutte le problematiche legate all’esistenza umana. Leggere le loro opere letterarie, conoscere le testimonianze artistiche che ci hanno lasciato significa penetrare a fondo l’essenza universale della natura umana, in tutte le sue manifestazioni, dalle pulsioni più elementari, all’anelito verso il divino.

Quali aspetti del mondo antico saranno sviluppati in questa collana e quali sono le finalità che intende perseguire con questa linea editoriale?

Nel progetto che stiamo delineando Il mondo antico appare protagonista assoluto. Il punto di forza sarà la trasmissione dei contenuti in forma accessibile a tutti, pur seguendo fedelmente le testimonianze antiche. Le tematiche riguarderanno principalmente temi di carattere letterario, artistico, storico e/o mitologico, sociale, militare, collegati al tema del mare e affrontati attraverso varie tipologie testuali: dal racconto, al romanzo, al saggio divulgativo senza precludere altri generi come la poesia o la narrazione a fumetti.

E a quale pubblico si rivolge?

A tutti ovviamente! L’interesse per il mondo antico non conosce età: basta solo trovare la chiave espressiva che permetta di entrare nell’animo del lettore, di interessarlo e di coinvolgerlo emotivamente.

 

La prima caratteristica che si richiede è la semplicità, unita ad una forma corretta e scorrevole.

Nella sinossi che accompagnerà il testo che si intende proporre sarà bene indicare anche il pubblico a cui l’autore intende rivolgersi.

Dal momento che la collana ha come filo conduttore il mondo antico, è importante innestare la propria creatività sulle testimonianze storiche, letterarie o artistiche del mondo classico. Il che significa che non sono accolte proposte editoriali di carattere esclusivamente fantastico.

Teatro di Delfi

Teatro di Delfi

Philippeion - Olimpia

Philippeion – Olimpia

Capo Malèas

Doppiando Capo Malèas Odisseo entra nel mondo della fiaba:  l’eroe perde la strada per Itaca ed il suo viaggio assume i contorni di una fantastica peripezia tra maghe, mostri e luoghi incantati,  fino all’approdo nel regno dei morti…

Nulla di strano, quindi, se Capo Malèas si carica di forti suggestioni  e non solo letterarie.

Punto obbligato di passaggio per chiunque volesse navigare dall’Egeo allo Ionio, Capo Maleas è divenuto luogo centrale nell’immaginario dei marinai di ogni epoca.

Geograficamente collocato all’estrema punta sud orientale del Peloponneso, questo luogo selvaggio e incantato assumeva (e assume ancor oggi) i contorni di una costa rocciosa e scoscesa dove venti impetuosi di direzione contraria sembrano azzuffarsi provocando tempeste frequenti e molto violente.

Una volta doppiato il capo, gli antichi navigatori potevano imbattersi nel temuto vento di Borea, da Nord, che scoraggiava ogni tentativo di contrastare la corrente, costringendo le navi ad ammainare le vele e sospingendole indefinitamente a sud verso l’ignoto.

Gli Argonauti, Menelao, Agamennone, Odisseo, ed Enea, così come i pellegrini medievali diretti in terra Santa hanno dovuto affrontare questa dura prova, un pericoloso luogo di passaggio, una porta aperta sull’ignoto, premessa di morte o salvazione.

Chi riusciva a passare indenne aveva motivo di vantarsene come risulta persino da alcune iscrizioni tombali.

Doppiare il “Capo Maleas” significava per gli antichi vincere una sfida con se stessi, prima ancora che ingaggiare una lotta per la sopravvivenza ed è con questo spirito che noi intraprendiamo ora questa entusiasmante avventura. La nostra linea editoriale intende dare voce a chi condivide il nostro amore per il mare, il gusto e la passione per i viaggi ed i racconti di tempi lontani.

La Redazione